IDEE SCHIAVE

giovedì 26 giugno 2008

SONDAGGIO SULLA RAI



SECONDO VOI LA RAI E' :

1) UN BORDELLO

2) UNA CONIGLIERA

3) UN LUOGO DOVE I MERITI PROFESSIONALI VENGONO PREMIATI

SIATE SINCERI VI PREGO...

2 commenti:

Titus Bresthell ha detto...

Ovviamente sia la uno che la due!
bel sondaggio!

Anonimo ha detto...

martedì 24 giugno 2008


Imbecilli e immigrati
http://falsoblondet.blogspot.com/2008/06/imbecilli-e-immigrati.html


Ci sono i film di fantascienza e anche le statistiche di fantascienza, meglio, di fantapolitica.
L’Istat si cimenta in questo nuovo filone letterario devo dire con scarso successo (1).
In sintesi, l’istituto nazionale di statistiche farlocche ci promette 10 milioni di immigrati solo nel 2051. Inoltre per il 2038 solo 62,3 di
abitanti sulla penisola. Troppa grazia.
Un mucchio di fesserie e pure male apparecchiate.
Sì perché nella penisola italiana risiedono ORA oltre 63 milioni di persone (58,5 milioni “italiani” + 3,7 milioni immigrati regolari (2) +
6-700mila (?) clandestini/irregolari).
Gli stranieri sono quasi triplicati, da 1 milione 350 mila di meno di dieci anni fa. Nel solo anno in corso, sommando ricongiungimenti
famigliari, ingressi illegali e regolarizzazioni varie, oltre alle nascite in loco, forse UN MILIONE DI NEOITALIANI ammorberanno il sacro
suolo italico.
E come del tutto prevedibile nessuna legge del recente governo guidato dal Nano di Plastica porrà alcuna limitazione, tantomeno blocco
dell’ingresso incontrollato.
Il “Comitato Centrale” della casta cattocomunista (Napolitano, Mancino,Violante, corte costituzionale) è già in fibrillazione per svuotare il
“pacchetto sicurezza” di ogni contenuto ad essa sgradito.
Anzi in ogni modo favorito da Roma capitale l’ingresso di non bianchi a creare il “popolo italiano” multicolorato, l' unica popolazione
veramente “italiana”. Ad annacquare le DIFFERENZE ETNICHE tra meridionali e settentrionali. Mostrare che anche a Nord c’è la
criminalità, i quartieri a rischio e l’abbandono scolastico. E che anche a Sud ci sono le bionde.
Che anche in Padania c’è il lavoro nero in modo da potere giustificare i tagli alle pensioni di anzianità, quelle dei lavoratori privati che i
contributi li hanno pagati che stanno quasi tutti sopra l’Arno.
State certi che la casta impedirà che vengano toccati gli emolumenti dei forestali calabresi o degli ignavi spazzini napoletani. Tantomeno gli
onerosi stipendi dei ministeriali romani o dei dipendenti Alitalia.
Di più, apprendiamo dai giornali di nuove regalie e premi per i dipendenti della banca d’italia.
Anche il berlusconiano “piano casa” sembra principalmente studiato allo scopo di incentivare l’immigrazione. Le associazioni ”antirazziste” si
stanno fin da ora mobilitando affinché non siano “penalizzati” i neoitaliani nella assegnazione dei costruendi alloggi popolari. Avete
ben capito che il 95% di essi finirà per essere assegnato ai “migranti”, essendo stati edificati con i soldi dei cittadini italici.
Notate come l’esercito sia proposto per militarizzare le città, non rinsaldare i confini a protezioni delle coste dagli sbarchi
imperterriti. Dimostrando che i nemici del “lombardo” La Russa sono i cittadini autoctoni “potenzialmente secessionisti”, possibili ribelli
all’unità “nazionale” smettendo di pagare le imposte.

Sicchè c’è una cosa che sembra sfuggire al grande pubblico inclusi gli imbecilli “opinion leader” dei grandi giornali e televisioni. Che i
forestieri fanno i “bravi” perché usufruiscono di ogni garanzia, di tutti i privilegi, l’impunità assoluta per praticamente qualsiasi reato,
forse unico caso al mondo.
Il malandato sistema carcerario è nuovamente sull’orlo del collasso e necessita una nuova ondata di “buonismo” e depenalizzazioni di cui si
avvantaggeranno in massima parte gli stranieri.
Nessuno in italia ha la forza di scriverlo.
L’ingresso forzoso di tali moltitudini di diseredati sta provocando uno storico depauperamente delle condizioni di vita della popolazione
paragonabile a ciò avvenuto durante e dopo le due guerre mondiali.
Tra le statistiche che lorsignori NON divulgano vi è quella sul reddito medio dichiarato dagli immigrati da cui si evincerebbe facilmente che
stiamo importando masse di poveri che solo saranno di peso per uno stato afflitto da enormi difficoltà di bilancio pubblico. A fine 2008 degli
oltre cinque milioni di stranieri presenti a vario titolo almeno quattro milioni saranno sostanzialmente a carico del contribuente italiota già
gravato dalle pesanti gabelle della Casta.
Cosa dire del Pil?
Da anni ormai il prodotto interno lordo italiano è ARTIFICIALMENTE gonfiato non con la “produzione” bensì con l’aumento delle tasse e del
numero delle transazioni. Nonostante ciò l’incremento della prosperità “nazionale” è INFERIORE all’incremento della popolazione residente col
risultato di una diminuzione della ricchezza procapite.

Dati non ne diffondono, ma il buon senso non riescono a bloccarlo, per ora.
Basta accorgersi come nella maggior parte di scuole e asili una percentuale vicina al 100% di figli di immigrati goda dell’esenzione da
rette e balzelli vari per reddito. Similmente per i ticket sanitari della cui esenzione gli stranieri si giovano in massa. Il 60-70% delle
case popolari è mediamente assegnato a famiglie neoarrivate, con gli “italiani” costretti ad arrabattarsi nel mercato immobiliare privato.
Questo ha come quasi impercettibile risvolto che le masse colorate non abbienti potranno tranquillamente finire gratuitamente i loro corso di
studi a discapito dei figli degli operai “italiani” costretti a rinunciare per le esose tasse universitarie insostenibili per famiglie
che per l’imbecille stato tricolore, avendo una casa intestata, risultano opulente. Altra conseguenza assai più tangibile dell’immane
pressione immigratoria il prezzo degli immobili, destinato a toccare vertici ora inimmaginabili.
State ben certi che da noi la “bolla” immobiliare NON scoppierà.
Per il mantenimento di queste persone oltre che dei parametri europei, è virtualmente IMPOSSIBILE che le tasse, dirette e indirette,
diminuiscano. Al contrario, incrementeranno a dismisura fino al disastro economico.
La cifra di 10 milioni di immigrati (anche senza tenere conto di coloro che stanno ottenendo la cittadinanza) sarà raggiunta attorno al 2015,
altro che 2051! In quella data pure il numero dei residenti supererà la soglia patologica dei 70 milioni. In maggioranza saranno miserabili e
poveri importati e autoctoni impoveriti dalla globalizzazione.

Meschina retorica di un’entità statuale che sente di non avere più speranza. Di una cricca di nullafacenti disposta ad aggrapparsi a tutto
pur di salvaguardare gli immutabili privilegi.
Pantomima replicata all’infinito a beneficio del sempre minore numero di imbecilli che strillano “viva l’italia”.
E’ il caso della fantozziana querelle sugli statali fannulloni.
L’inutile ministro Brunetta non minaccia, come apparirebbe lapalissiano, semplicemente di licenziare i parassiti ma a guisa donchisciottesca di
metterli alla moderna gogna di internet. Il che sappiamo mai avverrà sicché prontamente interverrebbe la “privacy” a scampare dal pericolo.
Non basta.
Il partito unico dei fankazzisti è pronto a inserire gli stranieri nel settore pubblico per accalappiare il loro consenso elettorale. Anche
nelle forze del’ordine con il pretesto della lotta alla criminalità di origine straniera. Nessun dubbio che poliziotti rumeni, senegalesi e
albanesi controlleranno i cittadini italiani, non certo i loro fratelli di sangue.
Teoremi sghembi di una sinistra imbecille: se siamo “tutti uguali” e le “razze non esistono” perché proprio gendarmi stranieri contro la
criminalità straniera? Se siamo “tutti uguali” non potrebbero bastare i poliziotti nostrani a qualunque genere di malvivenza?
Nel momento in cui l’economia del Nord, in cui si produce l’85% del Pil, i cui lavoratori hanno la PIÙ ALTA produttività europea in rapporto al
salario netto percepito, non avrà più fiato per alimentare tutto questo meccanismo i neoitaliani costituiranno le loro enclavi, geografiche e
istituzionali, non avendo più bisogno di giocare agli “italiani”.

Il 2015 sarà con tutta probabilità il “deadline” dell’italia.
Per quel periodo tali e tanti saranno i conflitti sociali e culturali che nessuno sentirà la necessità di abbassare il debito pubblico,
costruire centrali nucleari o edificare il ponte sullo Stretto.
Per quella triste ora le “sovrastrutture” dello stato italico saranno disintegrate e la penisola assomiglierà ad un cocktail nefasto a metà
tra l’attuale Zimbabwe e un immenso campo nomadi.
Nel duemilacinquntuno poi, tra ben 43 anni la penisola, forse semincenerita da una o più guerre nucleari, sarà suddivisa in una bolgia
di staterelli/enclavi a base etnico/religiosa per i quali dire ‘italia’ sarà come ora dire ’impero romano’.

Badate, è già così.
Alcuni parchi pubblici, interi stabili di Brescia, una delle città europee con il più alto tasso di immigrati, sono già “de facto” entità
extraterritoriali fuori “iuris dictione” del comune e dello stato.
Senza ovviamente che nessun imbecille di magistrato apra un’inchiesta per “attentato all’unita’ nazionale” come ipotesi di reato.
Gli imbecilli dell’Istat, dal canto loro, afflosciati dal Ponentino romano, sempre proni a salvare momentaneamente i loro infondati stipendi
piuttosto che a fotografare la realtà nuda e cruda, producono vuoti numeri adatti al nostro futuro quando a quello del pianeta Plutone.
Ma forse gli imbecilli si sono sbagliati, hanno fatto confusione, invertito due numerini; il cinque con l’uno!
Come in un filmetto comico di cassetta più che di una pietra miliare di genere.

F. Maurizio Blondet

1 ) http://it.reuters.com/article/topNews/idITDIG94732220080619
2 ) http://www.migrantitorino.it/?p=50


da
http://falsoblondet.blogspot.com/